Domanda:
Come cambiereste la legge elettorale modo tale da avere un vincitore ed un vinto?
Princeton
2013-03-09 04:20:28 UTC
Provo a buttare così, qualche esempio...

1) Governa il partito che prende più voti sia al senato che alla camera, quindi niente più coalizioni.
2) Governa la coalizione che prende più voti sia al senato che alla camera.
3) Primo turno preliminare: i due partiti/coalizioni che prendono più voti, in caso la differerenza fosse meno del 5% (Ad esempio abbiamo una situazione del genere: Centrosinistra 34%, Centrodestra 31%, M5S 28%), andrebbero ad un ballottaggio dove sceglieremo solamente la coalizione di centrosinistra o di centrodestra.

Se avete altre ipotesi dite pure...
Nove risposte:
Eric Cartman
2013-03-09 04:31:50 UTC
La mia legge elettorale sarebbe questa:doppio turno con sbarramento all'1% e preferenza per il presidente del consiglio e di un parlamentare senza permesso di coalizioni. I primi 2 partiti al primo turno vanno al ballottaggio (secondo turno) per decidere chi prenderà il premio di maggioranza pari al 51% dei seggi, i seggi restanti verranno divisi in maniera proporzionale utilizzando i dati del primo turno, esclusi i partiti sotto l'1%...La governabilità sarebbe garantita, e si garantirebbe la possibilità di scegliere il governo tramite il secondo turno anche agli elettori "perdenti" al primo turno, che avrebbero possibilità di scegliere fra i due partiti con più voti quale per loro è meglio che faccia il governo. Inoltre metterei il quorum al primo turno per ritenere valido il voto , fissato al 51% degli aventi diritto al voto, in modo che anche la astensioni o i l'annullamento delle schede per protesta abbiano potere decisionale...
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2013-03-09 17:50:56 UTC
Bella domanda! Non lo sanno neanche loro e vorresti che ti dessimo noi la risposta?
doktorvallu
2013-03-09 12:49:07 UTC
1) Reintroduzione delle PREFERENZE!!! Noi decidiamo chi eleggere e non i partiti, se scegli solo il partito senza mettere la preferenza il voto va automaticamente ai primi in classifica come succede adesso

2) Candidati in una sola circoscrizione e in quella di residenza. Basta con ste buffonate come Bersani che si candida in tre circoscrizioni, essendo sicuro di venire eletto, e poi decide in quale delle circoscrizioni prendere il seggio e lasciare il posto ai primi esclusi delle altre due.

3) Basta con sta buffonata delle coalizioni!! Se due partiti hanno alcuni punti in comune non basta per coalizzarsi su tutto il programma, se hanno tutti i punti in comune che senso ha avere due partiti??

4) Basta con il bicameralismo perfetto, la fiducia si chiede solo alla camera

5) Doppio turno: se nessuno al primo arriva al 50% si va al ballottaggio tra i primi due, chi vince prende quella percentuale dei seggi senza premio di maggioranza (o limitato al 55%), chi perde al ballottaggio si spartisce i seggi con chi ha perso al primo turno secondo le percentuali del primo turno

6) Ad oggi una persona condannata in primo grado non può accedere al concorso per bidelli, ma può candidarsi in parlamento. Ha senso? Basta ai candidati condannati!

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Probabilmente non saremo di nuovo il primo partito alle prossime elezioni se si andrà subito al voto senza formare il governo. Un po' perchè la percentuale di voto di protesta pura si spegne, un po' perchè la paura dell'instabilità ci illude di tornare ai vecchi partiti per sicurezza o tranquillità. Che a governare sia il primo partito è solo buon senso
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2013-03-09 12:29:20 UTC
Non funzionerebbe.....Se vince uno alla camera e un altro al senato saremo punto e a capo......Secondo me andrebbe fatta un'addizione fra la camera e il senato e chi ha di piu'in totale governa......Metodo sbrigativo ma efficace.....O l'ingovernabilità sara'quello che ci rimarrà.
Amanda
2013-03-09 12:27:53 UTC
Mi andrebbe benissimo qualsiasi legge elettorale che permettesse di avere un vincitore, quindi ovviamente con un premio di maggioranza. Le coalizioni mi adrebbero benissimo, ma a condizione che si formassero prima della presentazione delle liste elettorali. Se il partito B è in una coalizione con il partito A, nessun problema. Se io voto per il partito B so che posso contribuire a mandare al governo il partito A. Quello che non accetto è che il partito B si presenti alle lezioni come rivale del partito A e poi ci si allei dopo.
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2013-03-09 12:21:56 UTC
Proporzionale con sbarramento al 5%, a doppio turno con obbligo di indicare il Premier al secondo turno.

Premio di maggioranza alla coalizione con il maggior numero di voti per assicurare la governabilità!
?
2013-03-09 12:54:06 UTC
1) Governa il partito che prende più voti sia al senato che alla camera, quindi niente più coalizioni.



Ma io le coalizioni le ABOLIREI a priori, ognuno dovrebbe presentarsi per i ZZI suoi, con le PROPRIE idee MIRATE, senza dover/poter coalizzarsi per poi scendere a COMPROMESSI e soprattutto coalizzarsi per avere un raggio di voto più esteso...per raggiungere il PROPRIO obiettivo (e già da qui si capisce l'ERRORE nella Politica).
Super Cristi
2013-03-09 12:41:37 UTC
A me piacciono i modelli francesi (semipresidenzialista) o americano (presidenzialista).

Insomma vorrei un premier che abbia grande potere decisionale.

In USA una sola persona può dare l'ordine di usare armi nucleari:il presidente degli stati uniti.

Dunque ci sono due elezioni:una per il presidente (che puoi anche fare col doppio turno come avviene in francia o con le primarie come avviene in america) e una per il parlamento.

In America abbiamo il paradosso che la maggioranza del parlamento è repubblicana e il presidente democratico,eppure la governabilità è comunque assicurata,anche se ci sono scontri su temi importanti (specialmente l'innalzamento del tetto del debito).

Se vogliamo dirla tutta,mi piacerebbe anche il federalismo... cioè uno Stato centrale che abbia la funzione di controllore,ma che faccia gestire tutto alle autonomie locali. Insomma tu regione devi farmi vedere che da te la sanità funziona alla grande,e io stato ti controllo... se tu regione fai càzzate,tu governatore della regione vai a zappare la terra a vita.
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2013-03-09 12:28:30 UTC
1) Senza coalizioni avremmo una frammentazione enorme.. a questo punto dovremo anche limitare il numero di partiti (e la democrazia?).

2) Togliere la differenziazione di voti tra camera e senato diminuisce la democrazia: oggi se uno vince di larga misura, ottiene la maggioranza nella camera e nel senato. Oggi, abbiamo qualcosa di più democratico (un pò per ciascuno). Il punto è che a prescindere la sinistra vota NO a quello che dice silvio e la destra vota NO a quello di dice bersani

3) Questo è un sistema più democratico. Solo che costa di più (le elezioni hanno un costo tra dipendenti e materiali).


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