italiaprogressista.it
2008-04-17 02:34:12 UTC
Tutti gli analisti specializzati nelle analisi del voto ci spiegano i cosiddetti “ flussi “. Quale elettorato si è spostato, chi ha eroso a destra chi a sinistra chi al centro. Queste analisi che sono certamente giuste se riferite alla ultima tornata elettorale ma non mettono mai in rilievo da dove si partiva davvero.
I flussi certo riflettono le situazione politiche del momento, ma ad una analisi approfondita se guardate con schemi tradizionale, destra, centro, sinistra e voto di protesta è evidente che sostanzialmente la situazione è sempre bloccata a questi tre schemi. Gli elettori che veramente spostano il loro voto sia con il voto attivo o con l’astensione sono una percentuale che va dal 3 al 6 . E’ indiscutibile che dal dopo tangentopoli sono cambiati le tradizionali forze politiche, se ne sono formate delle altre o come singole forze politiche o come coalizioni. Dal 94 in poi con l’avvento della cosiddetta seconda Repubblica si è sempre votato con leggi elettorali diversi o composizioni di coalizioni diversi, pertanto non si sono sempre avuto le stesse omogeneità ne di raggruppamento ne di legge elettorale. Dunque non è vero che ci siano veri e propri riversamenti di voti tra uno schieramento all’altro ma solamente dei ritorni di voti una volta dati al partito più vicino maggiormente rappresentativo della parte più estrema o viceversa. La Lega con i suoi 3.024.865, voti da tutti è data come un partito che ha raccolto un ampio consenso, si può dire che è vero rispetto alle due ultime tornate elettorali ma molto distante dai 4.038.511 voti avuti nel 1996.
C’e da ricordare pure che la sinistra arcobaleno era formata da partiti quasi tutti scissionisti dal vecchio partito comunista, si può sostenere tranquillamente che l’Italia torna sempre al punto di partenza a quando governava la DC dove la sinistra storica stava all’opposizione. Infatti la Sinistra Arcobaleno è stata punita dai suoi elettori tradizionali perche non gli hanno perdonato di avere sprecato per la seconda volta la possibilità, che era una anomalia nel nostro Paese avere un Governo con le maggiori forze politiche di sinistra . Si l’Italia ciclicamente torna sempre al punto di partenza.
Tra alcuni giorni si festeggerà il 25 aprile Festa della Liberazione si festeggia ma non si ricorda, o meglio non si ricorda abbastanza, oppure si ricorda solo quello che è più conveniente ricordare. Certo il ventennio fascista è lontano, ma lo abbiamo vissuto, fa parte della nostra storia, siamo figli di quel “seme”. Ci siamo alleati con chi credeva che solo una “razza” era degna di vivere e di dominare sugli altri. Siamo figli di chi credeva che era giusto, una necessità sterminare altri essere umani. Se i flussi dei voti vengono analizzati tenendo conto della nostra storia ci si rende conto che siamo quelli che eravamo.
Orazio Vecchio oraziovecchio@yahoo.it